Il segretario nazionale Mario Fiamigi interviene sugli affitti brevi, overtourism e non solo.
Il problema dell’emergenza case in locazione è drammatico e se non affrontato con serietà e senso di responsabilità creerà gravi tensioni sociali. Appc ha nel suo DNA la ricerca di equilibrio tra remunerazione del capitale investito nell’immobile e la disponibilità a canoni accettabili per i conduttori. Non sono necessarie lotte di classe, ma una triangolazione di interventi: stato, associazioni della proprietà e dei conduttori.
APPC, come è noto, è stata la prima associazione di categoria che ha colto le trasformazioni del mercato immobiliare e l’impatto sui residenti, dei centri storici, ma non solo, che gli affitti brevi stavano provocando.
Occorre che lo Stato faccia la sua parte visto i benefici sociali ( e fiscali) che la normalizzazione contrattuale porterebbe. Occorre che tutti gli attori (proprietari, agenzie immobiliari, comuni, associazioni della proprietà e dell’inquilinato) siano preparati per affrontare una sfida anche tecnologica. Per quanto riguarda APPC le nuove sfide certamente non ci spaventano.
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Gli sconvolgimenti che l’uragano degli affitti brevi ha portato nel mondo (oramai non più limitato ai paesi occidentali viste le tensioni sociali, con conseguenti proteste anti turisti, che si sono manifestate …
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