La domanda e la preoccupazione degli italiani è cosa succederà per le loro case.
Quanti soldi dovranno spendere per le ristrutturazioni e se, in caso diverso, i loro immobili perderanno valore.
Nell’articolo pubblicato su Norme & Tributi del Sole 24 Ore si dà una prima risposta su un provvedimento frutto di una ideologia eco/talebana.
Il provvedimento è frutto di scarsa conoscenza, sia in materia di efficienza energetica che di politica economica, contribuirà ad aumentare il fossato, già abbastanza largo, tra corpo elettorale e rappresentanza politico-istituzionale.
La direttiva non tiene conto del fatto che in Italia vivono in condominio 44 milioni di abitanti e che ogni nazione/stato ha la sua specificità per quanto riguarda l’assetto urbanistico. È impossibile calare dall’alto provvedimenti che, neanche lontanamente, tengano conto dei diversi assetti normativi nazionali.
Il Parlamento europeo, nonostante le molte critiche, ha approvato la direttiva sulle Case Green.
Il testo apporta poche e marginali modifiche alla bozza uscita dalla commissione, che aveva già sollevato numerose osservazioni critiche su norme non solo vessatorie, ma soprattutto poco efficaci in termini ambientali. Il provvedimento è frutto di scarsa conoscenza sia in materia di efficienza energetica che di politica economica e contribuirà ad aumentare il fossato, già abbastanza largo, tra corpo elettorale e rappresentanza politico-istituzionale.
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